Violino solo

La sveglia è un campanello, rintocco di diamanti
Ricchezza di chi vuole non battere la fiacca
Vestire un uomo nudo è l’arte dei più santi
È un sogno o è eleganza vestire con la giacca?
Non è poi così certo che chi cerca sempre trova
Trovando in quattro corde una speranza sana
Speranza di un riscatto in una vita nuova
Lui cerca e dà coraggio in metropolitana

Straniero in terra grigia di nebbia e economisti
Cammina il suolo a tempo di ritmi straordinari
Facevo il direttore di cori e musicisti
Ora dirigo il mondo, tra vecchi e pendolari

Si aprono le porte, comincia il suo concerto
Correnti di persone si muovon nell’abisso
C’è odore d’acqua e sole, anche il tempo oggi è incerto
Lui che è sempre precario ma nel suo posto fisso
Con un pubblico distratto fatto con la cartapesta
Nell’indifferenza suona, chiude gli occhi e spicca il volo
Lui che era abituato a concerti per orchestra
Ora la sua partitura cita per violino solo

Straniero in terra grigia di nebbia e economisti
Cammina il suolo a tempo di ritmi straordinari
Facevo il direttore di cori e musicisti
Ora dirigo il mondo, tra vecchi e pendolari

Raccoglie con l’orecchio la nota più dolente
Un uomo ad occhi chiusi, di viver non ha voglia
Geloso come chi ha un pericolo imminente
Goloso come un verme che bruca la sua foglia
Lui che è esperto nell’usare, maneggiare sette chiavi
Ora è ancora alla ricerca di quella che non ha
Lui cerca mani nude, le mani che non lavi
Sporcando il grigio spento colori suonerà

Straniero in terra grigia di nebbia e economisti
Cammina il suolo a tempo di ritmi straordinari
Facevo il direttore di cori e musicisti
Ora dirigo il mondo, tra vecchi e pendolari

Quand’eri troppo in alto alla gente non bastavi
Adesso sottoterra raccogli carità.